Giallo in casa Cavs. Sembrava scontato il ritorno del 34enne centro lituano ma gli ultimi rumors incrinano un po' le nostre certezze. Sembra che Zydrunas, persona molto sensibile, non abbia preso bene il suo ruolo da burattino nell'ultima trade con Washington messa su dai Cavs per arrivare a Jamison e stia quindi riflettendo molto attentamente sulle altre possibilità che, dopo la risoluzione del contratto con i Wizards, gli si profilano davanti. Ma non è la prima volta che Cleveland, negli ultimi due anni, tratta in modo discutibile la sua bandiera. Illga non ha mai giocato in nessuna altra squadra, detiene i record franchigia di rimbalzi e partite giocate in maglia Cavs, è l'idolo dei tifosi almeno moralmente (in generale Lebron imbattibile ovviamente). Come si può allora trattare una persona di questo spessore, eticamente ineffabile nonchè vero e proprio uomo spogliatoio viste le profonde amicizie che nutre nei confronti dei suoi compagni di squadra? Dicevamo che nessun altro giocatore ha disputato più partite di lui in maglia Cavs. La sera nella quale Big Z avrebbe dovuto battere il precedente record di 723 gare disputate di Denny Ferry, nessuno può dimenticare l'incredibile decisione di coach Mike Brown. Illgauskas, convocato e regolarmente seduto in panchina a inizio partita, non si alzerà mai dalla suddetta. Neanche il centro lituano stavolta riesce giustamente a frenarsi e esterna tutto il suo disappunto per questa scelta ai microfoni di ESPN. La seguente partita entra in campo e, parecchi mesi dopo, la ferita, seppur lieve, derivante da questo episodio sembra totalmente rimarginata. Ma quest'anno, fin dal primo momento, non era un mistero sarebbe stato un anno difficile per Illga. L'arrivo di Shaq gli toglie il posto in quintetto e il suo minutaggio si riduce sensibilmente, ma anche in questo caso, da vera bandiera e simbolo dei Cavs, il lituano non apre bocca per il bene della squadra e continua ad allenarsi come niente fosse. Cleveland però ha le mani legate, deve fare di tutto e di più per convincere Lebron che questa è la città giusta per lui anche per i prossimi anni e forse per la sua intera carriera, e dopo avergli fornito tutto quello che poteva anche solo lontanamente fargli piacere (fra cui un campo d'allenamento di fianco a casa e un vero e proprio lungo part time da allenamento per fargli da spalla negli eventuali allenamenti extra) ora arriva notizia che a Washington aprono interessanti saldi su tutta la gamma dei tre migliori giocatori della franchigia (Caron Butler, Gilbert Arenas e Antawn Jamison). Jamison è il più gradito per posizione in campo e capacità di aprire il gioco ma il suo contratto è pesante e ci vuole una contropartita adatta per completare lo scambio, secondo le regole NBA. Illgauskas viene individuato come il vero e proprio burattino di questo show, sicuri che, dopo l'ovvio taglio del suo contratto da parte dei Wizards, sarebbe tornato a casa senza problemi. Non sarà così. Anche se il ritorno resta l'opzione più probabile, questa operazione di mercato sembra aver dato molto fastidio all'animo sensibile di Big Z e per me è più che comprensibile. Oltretutto Illgauskas avrebbe accennato che questa potrebbe essere la sua ultima stagione e non ci sarebbe miglior modo per concluderla che con un bell'anello al dito a fine anno nella sua città. I Cavs lo stanno corteggiando in modo ossessivo, i fan di Cleveland lo inondano di lettere, ma le offerte non mancano e, dopo l'interessamento di Dallas, ora si è inserita anche Atlanta, che grazie al suo innesto potrebbe completare in modo invidiabile la panchina e mettere un vero centro nel pitturato quando, una volta inserite le riserve, l'opzione di rallentare un po' i ritmi non sarebbe proprio una cattiva idea.
In definitiva il ritorno a Cleveland rimane comunque quasi sicuro, ma questo non toglie che è tutto fuorchè condivisibile il comportamento che i Cavs hanno tenuto con la loro bandiera negli ultimi tempi. Dispiace per uno che, senza i problemi ai piedi che l'hanno limitato per tutti questi anni e costretto ad uno stop di due anni, sarebbe stato veramente un centro di tutto rispetto oltre che una grandissima persona.
giovedì 4 marzo 2010
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