martedì 4 maggio 2010

INIZIANO LE SEMIFINALI

Dopo parecchio tempo dall'ultimo intervento voglio scrivere due parole sul primo turno playoffs appena concluso. Per ora nessuna sorpresa degna di nota eccetto quella del derby texano. LA passa non agevolmente sopra i Thunders in una serie caratterizzata sicuramente dall'ottima prestazione difensiva sulle stelle Kobe e Durant. Da una parte l'ex biellese Sefolosha e dall'altra Ron Artest, per i più miglior difensore della lega, limitano le principali star della serie a pessime percentuali. Entrano quindi in gioco i due supporting cast. A salire di colpi soprattutto Russel Westbrooks, stabilmente oltre i 20 di media nella serie e autore delle più spettacolari giocate viste fin'ora nei playoffs.
I Cavs si sbarazzano dei Bulls in 5 partite come i sorprendenti Celtics, più in forma del previsto e devastanti contro una Miami a tratti imbarazzante sotto il livello del gioco: l'unico a salvarsi il solito Wade, onnipotente ma solo contro tutti, chiaramente ormai lontano dalle spiagge assolate della Florida e già con mezzo piede o a Chicago o a New York (il suo atteggiamento rinunciatario in alcuni momenti lascia poco spazio ad interpretazioni). Da rimarcare anche l'ottima partenza in questi playoffs di Ray Allen, ombra di se stesso per l'intero arco della scorsa post-season fino alle finali e per gran parte di questa regular season, tanto che una sua cessione nel mercato di febbraio non era del tutto improbabile. Buona cosa per Boston il fatto che sia rimasto viste le incredibili performance al tiro durante questa serie.
Orlando è l'unica squadra a rifilare un cappotto in questo primo turno nel quale affrontava forse la squadra meno temibile ma con il coach più esperto: gli Charlotte Bobcats di Larry Brown. Solo una gara delle 4 ha visto i Bobcats competitivi e per loro non c'è stato scampo.
Per quanto riguarda le serie più combattute, queste hanno visto comunque il passaggio del turno delle squadre favorite.
Atlanta ha avuto bisogno addirittura di 7 partite per eliminare gli ostici Bucks di Brandon Jennings, salito di colpi nei playoffs dopo un finale di stagione un po' in ombra viste le premesse di inizio stagione.
Phoenix elimina in 6 partite Portland che, dopo un inizio spumeggiante con il quale conquista il fattore campo, nonostante l'assenza della stella Roy, soccombe di quasi 15 punti di media nelle successive sconfitte. Il ritorno in tempo record di Brandon a metà serie, dopo l'operazione al menisco, non cambia l'inerzia acquisita dal quintetto dell'arizona, guidato da un fantastico Nash e dal solito Stoudemire. Per i Trail Blazers da segnalare una serie strepitosa di Andre Miller, trascinatore nella vittoria in gara-1 al US Airways Centre con un 30ello.
Mezza sorpresa nella serie fra Jazz e Nuggets. Denver veniva da un finale di stagione disastroso, segnato dall'assenza di George Karl. Prosegue nel suo momento no nei playoffs nonostante un Melo da oltre 40 punti in gara 1, unico motivo per il quale Utah non ha chiuso la serie con maggiore anticipo. Billups infatti delude per lunghi tratti della serie e viene letteralmente spazzato via da un Williams stratosferico da quasi 26 punti e oltre 11 assist di media a partita. Boozer completa il binomio che garantisce il passaggio del turno ai Jazz. In gara 1 però due tegole che potrebbero accorciare notevolmente la panchina di Utah. Si infortuniano infatti Kirilenko e Okur, fondamentali nel gioco dei mormoni che, nonostante tutto, compensano per ora la loro mancanza con l'inserimento di due ottimi Metthews e Miles, Dalla panchina occhio anche al play di riserva OJ Price.
Infine sorpresa nel derby texano: gli Spurs affondano i Mavs in 6 partite tornando su ottimi livelli in concomitanza con il ritorno di un Manu Ginobili a tratti devastante e che sembra avere nelle mani 30 punti a partita. Parker completa nuovamente i Big Three degli speroni, se così si possono ancora chiamare vista la stagione imbarazzante di Tim Duncan che, a parte 3 gare, anche in questa serie si esibisce in prestazioni veramente pessime. Il suo apporto però non è fondamentale se, ai due giocatori già citati sopra, si aggiungono i numerosi 20elli di George Hill, finalmente incisivo anche dalla distanza, e l'ottimo apporti di Mcdyess e Blair. Per i Mavs Terry encomiabile sbaglia il match che avrebbe garantito gara 7 a Dallas, Nowitzky incide fino ad un certo punto dopo una gara 1 impeccabile e l'unico che garantisce un minimo di continuità risulta essere il neo acquisto Ceron Butler.

Secondo turno che a questo punto si fa molto interessante. Nel momento in cui scrivo si sono già disputate gara 1 fra LA e Utah e fra Boston e Cleveland. LA ha dimostrato di essere la favorita anche per questo turno (ma chi avrebbe mai pensato il contrario?) anche se Utah a sua volta a fatto vedere ottime cose e non cederà fino all'ultimo (una gara 7 ci può stare ma sotto canestro mancano parecchi centimetri ai mormoni). Anche i Cavs, con una vittoria di 9, rivendicano la loro superiorità sugli esperti Celtics che però sono stati in vantaggio anche di 13 lunghezze nel corso del match. Attenzione quindi ai biancoverdi e alle loro stelle: con un Garnett in discrete condizioni sotto canestro i Cavs avrebbero ben poche contromisure visto il deludente rendimento fin'ora tenuto da Shaq e i pochi centimetri di Varejao e Hickson.
Si ripresenta l'annoso scontro fra Suns e Spurs, sicuramente la serie più interessante del secondo turno. Phoenix porta ancora dentro lo smacco o l'incredibile furto che dir si voglia perpetrato ai loro danni dai texani nella finale di Conference del 2005. Gli Spurs però non saranno una preda facile come si poteva pensare a fine regoular season. Il rientro di Ginobili e Parker in aggiunta all'incredibile miglioramento di Hill, Jefferson e McDyess rende le cose terribilmente difficili. Dall'altro lato Stoudemire contro Duncan ha sempre tenuto medie punti e percentuali impressionanti negli scontri diretti, anche quando Duncan si riteneva essere ancora la miglior PF della lega. Stiamo parlando di oltre 30 punti di media col 50%. Difficile che Tim possa contenere meglio Amare adesso che il suo rendimento risulta essere ai minimi storici. Nash non è meglio difensivamente di Kidd, il che preannuncia ancora fiotti di punti dalla media per Tony, ma impegnerà sicuramente di più in fase offensiva il francese di Jason, imbarazzante nel derby. Serie che comunque a mio parere vede leggermente favoriti i San Antonio Spurs, più completi e freschi viste le numerose partite saltate da tutte le loro stelle durante l'anno (ma dovranno comunque combattere nuovamente contro il fattore campo).
Olrando incontrerà gli ostici Atlanta Hawks. Serie aperta anche se i favoriti rimangono i Magic. Attenzione a Crawford dalla panchina che nella serie contro i Bucks si è preso una lunga pausa di riposo con prestazioni non alla sua altezza ma, proprio nella gara decisiva, sembra aver ritrovato ritmo e sicurezza. Per i Magic inutile sottolineare quanto sia determinanete la coppia Howard-Nelson, da valutare quale sarà il rendimento di Carter contro gli spaventosi atleti degli Hawks (quanto mai incredibile dover avere dubbi di questo tipo su un giocatore che ha fatto dell'atletismo la sua principale arma per tutta la sua carriera e che forse è stato il miglior schiacciatore della storia!). Rimane comunque da testare la condizione fisica di Atlanta che ha giocato gara 7 domenica e si prepara ad incontrare una franchigia che invece riposa e prepara la semifinale di conference da più di una settimana.

BUONA NBA A TUTTI

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