sabato 13 febbraio 2010
ALL STAR WEEKEND...ma quante assenze!!!
Nel momento in cui vi scrivo abbiamo ormai passato la prima tappa di questo All Star Weekend. Nella notte appena trascorsa si sono sfidate, se così si può dire, le rappresentanze di Rookie e Sophomore nella solita partita, sempre che anche questo si possa dire, spettacolare e piena di giocate sopra al ferro. A vincere, dopo 7 anni di dominio assoluto dei second year players, sono i rookies, guidati come ci si poteva aspettare dalla coppia Jennings (22pti, 8 assist e 6 rimbalzi) Evans, quest'ultimo eletto anche MVP della serata con 26 punti, 6 rimbalzi e 5 assist. Il mattatore della serata è però il Sophomore Russel Westbrook, che spiega un po' a tutti perchè i Thunder si trovino dove si trovino con 40 punti dopo che, proprio l'anno scorso, il suo compagno Durant fu il primo a superare quota 40 nella manifestazione segnandone addirittura 46. Da menzionare anche la precisione balistica di Stephen Curry, che continuerà a stupire penso fino alla fine a Golden State, autore già il giorno precedente di una dimostrazione di forza sorprendente quando durante "l'allenamento" dei rookie segna due tiri consecutivi da 3/4 campo davanti agli increduli compagni (link del video qui sotto).
http://www.youtube.com/watch?v=RyCT02Vet84
Per tutti l'MVP della serata doveva però essere Dejuan Blair, la scommessa per ora vinta dagli Spurs, autore di una doppia doppia devastante con 22 punti e 23 rimbalzi. Evans, con grande maturità, deciderà di alzare il trofeo di MVP a fine partita insieme all'ala da Pittsburgh.
Per noi italiani è giusto menzionare la prestazione del Gallo. Solo 5 punti per lui, fra l'altro tutti ad inizio partita, in 13 minuti di impiego, centellinati a causa di un problema all'avambraccio.
Stanotte occhi puntati sull'All Star Saturday Night per i soliti due eventi veramente degni di nota della nottata: 3-point e dunk contest of course!
Nella gara del tiro da tre per la prima volta un italiano ci farà guardare con ancora maggior attenzione questo evento, anche perchè Gallinari non parte di certo battuto e ha molte chance per fare bene se non vincere. Si spera che il problema all'avambraccio che ha condizionato la sua prestazione ieri notte non pregiudichi la ben più importante, per il sottoscritto, gara di stanotte. Gli altri partecipanti che ostacoleranno la strada al successo di Danilo (42% da tre) sono avversari di prim'ordine, partendo dal vincitore dell'anno scorso Daequan Cook, colui che terminò il regno di due anni dell'allora mortifero Jason Kapono. Cook quest'anno sta giocando con il contagocce ma è un tiratore da tre purissimo ed è inspiegabile che non trovi spazio in una Miami che ha uno dei suoi maggiori problemi proprio nelle percentuali da oltre l'arco; a lui preferiscono però un deludentissimo Quentin Richardson. Passiamo poi a Billups, giocatore che non ha bisogno di presentazioni, tiratore da tre più che affidabile soprattutto nei momenti caldi della partita. Quest'anno sta tirando con oltre il 41% da tre, trascinando i Nuggets ad una stagione impressionante se si calcola anche l'assenza prolungata di Melo che hanno superato molto bene in queste ultime settimane. Fra i partecipanti anche l'inspiegabile presenza, per me, di PP. Il giocatore dei deludenti Celtics è però quello che si presenta al contest con la percentuale migliore, ben oltre il 46%! Chi l'avrebbe mai detto a inizio anno!? Fatto sta che, ora come ora, su 165 tentativi ha trovato il dolce suono della retina ben 77 volte. Rimane il fatto che il suo tiro è macchinoso e troppo lento per una gara del genere, sicuramente lo sfavorito per il sottoscritto. Non poteva mancare Channing Frye, quest'anno a dir poco esplosivo come tiratore nel fantastico gioco dei Suns. Quest'anno tira con il 44% dai 7 e 25 ed è secondo nella lega per triple realizzate dietro proprio a Gallinari, recordman della lega con 126 realizzazioni ma ormai recuperato dal lungo di Phoenix, a sole 7 bombe di distanza. Non si può inoltre dimenticare che, visto che i ruoli dei giocatori, ora come ora, vengono assegnati a discrezione della squadra in cui militano, Frye sarà il primo centro nella storia a gareggiare in questa manifestazione. Infine il favorito (in my opinion), Stephen Curry. Tiro rapido e dal range illimitato, come avrete appurato nel precedente video; tira con il 43% da tre ma soprattutto è un giocatore di striscia incredibile, qualità certo non trascurabile in questo genere di sfide.
Nonostante la presenza del Gallo, la gara delle schiacciate rimane sicuramente l'evento di punta stanotte. L'attesa per questa sfida è durata un anno causa la promessa di Lebron James che, un anno fa, disse che quest'anno nei 4 ci sarebbe stato anche lui. Un mese fa invece la decisione, presa in comunione con gli sponsor, di non mantenere la parola data. Ma, io mi chiedo, possibile che gli sponsor credano veramente che un eventuale sconfitta in una gara delle schiacciate influisca sulla reputazione di un giocatore come James? MA NON SCHERZIAMO! Fatto sta che il posto liberato dal re se lo sono dovuti contendere i sudditi Derozen e Eric Gordon ieri notte, con un mini slam dunk contest da due schiacciate a testa e voto finale del pubblico (e altri soldini nelle casse della lega). Derozen viaggia a marce basse con una reverse sotto le gambe e un mulinello, ma batte ugualmente Gordon, autore di una prestazione sicuramente più convincente. C'è da dire che l'america voleva sicuramente vedere cosa si inventerà stanotte il talentuosissimo ragazzo ora residente a Toronto. Dovrà vedersela con il solito Nate Robinson e i due debuttanti Gerald Wallace, da molto tempo atteso in questa competizione, e Shannon Brown, autore delle giocate sopra al ferro più impressionanti di quest'anno e quello maggiormente dotato atleticamente rispetto agli altri secondo me. Voglio anche dire che la scelta di Howard di non partecipare ha sicuramente dato maggior interesse alla sfida di stanotte e spero che venga condivisa da Nate l'anno prossimo, senza nulla togliere al New Yorkese.
Veniamo quindi alla serata clou del weekend, mai martoriata da infortuni pesanti come quest'anno. Personalmente passo le ultime settimane prima di questa partita a sperare che un qualsiasi motivo mi grazi della presenza dei noiosissimi, nonchè totalmente fuori contesto in questo genere di partite, Tim Duncan, Pau Gasol e di tutti coloro che non facciano delle giocate da playground o sopra al ferro il pane quotidiano dei loro match. Invece come al solito questo tipo di giocatori sembra indistruttibile e a mancare saranno Kobe Bryant, Allen Iverson, Chris Paul e Brandon Roy, mal sostituiti da Jason Kidd, Billups, Chris Kaman (assurdo) e David Lee, quest'ultimo addirittura in dubbio con il nostro Bargnani! Gli occhi saranno puntati allora sul debutto di Kevin Durant, fenomenale e allo stesso tempo spettacolare nella prima metà di stagione, nonchè dello spettacolare Rose, ripresosi in questi ultimi mesi. Altri spunti interessanti sono la presenza di Al Horford e di Zach Randolph, uno dei principali motivi dell'ottima stagione dei Grizz.
La partita si giocherà nell'enorme stadio dei Dallas Cowboys, squadra di NFL, che permetterà una presenza record di spettatori (nel debutto di questa stagione 120 mila persone, dico solo questo) a cui metterà a disposizione uno schermo ad alta definizione da 2100 pollici (il secondo più grande schermo del mondo in alta definizione!!!). Ma ecco i quintetti completi:
EAST:
Quintetto: LeBron James, Kevin Garnett, Dwyane Wade, David Lee, Dwight Howard.
Panchina: Al Horford, Chris Bosh, Paul Pierce, Gerald Wallace, Joe Johnson, Rajon Rondo, Derrick Rose.
WEST:
Quintetto: Carmelo Anthony, Tim Duncan, Jason Kidd, Steve Nash, Amare Stoudamire.
Panchina: Pau Gasol, Kevin Durant, Dirk Nowitzki, Zach Randolph, Chauchey Billups, Chris Kaman, Deron Williams
BUON DIVERTIMENTO (Gasol, Kaman e Duncan permettendo...)
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